Mi chiamo Lorena ed ero una cristiana ipocrita.
Cristiana: quasi tutte le domeniche andavo a messa, a meno che occasioni ludiche o mondane non mi chiamassero altrove. E poi ero al servizio di alcune attivitàparrocchiali. Ipocrita: non mi confessavo mai. Non ne sentivo la necessità e non ne vedevo il bisogno. Peccavo e pure gravemente, ma ero sicura della bontà del Signore.

Giovane e sana, avrei avuto tutto il tempo un giorno di pentirmi, confessare edespiare un po’ di qua ed un po’ di là. Del resto, si dice che il diavolo non è mai così brutto come lo si dipinge. E quindi il Purgatorio che sarà mai! A tutto questo aggiungevo, per amore del rispetto umano e delle apparenze, comunioni sacrileghe.

Insomma, non avevo problemi di salute, né problemi familiari, né problemimatrimoniali e nemmeno problemi economici. Persino il periodo di una pandemiaavevo serenamente superato. La mia vita mi andava bene così com’era. Ma al Signore no. Ed è accaduto che la notizia dello scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina il 24 febbraio 2022 mi ha sconvolta e non so dire il perchè.Dialtre guerre avevo già vissuto le notizie nel corso della mia vita. Ma questa volta tutte le miecertezze di prima hanno vacillato ed ho sentito la necessità di pregare per me e pertutta l’umanità. Gli angeli in particolare. Mi sono ricordata di una corona angelica chepregavo quando ero ventenne.L’ho cercata su internet ed ho pregato. Solo chequesto malessere interiore non si è placato, ma è cresciuto.

Ho fatto altre ricerche suinternet riguardo a preghiere per la pace e, tra i tanti siti sulla Madonna di Medjugorje, è apparso anche un link sulla Madonna di Trevignano Romano.Trevignano Romano? Ma è praticamente a pochi chilometri da Roma, dove vivo! Cisono entrata ed ho letto delle apparizioni e dei messaggilasciati a Gisella dalla Madonna. Quei messaggi mi hanno colpito nell’anima: messaggi di amore, di speranza, ma anche di amorevoli rimproveri e di materne suppliche.

Questi più ditutto mi hanno colpito. I messaggi della Regina del cielo che supplica noi aconvertirci ed a tornare a suo Figlio Gesù! Ho passato i mesi successivi a leggerlitutti. Ogni tre del mese mi collegavo su Youtube per partecipare al rosario che si teneva sulla collina. Ho iniziato a sentire tutto il peso del peccato, ma non ne ero ancora pienamente consapevole. Ho ripreso a leggere attentamente il Vangelo. Hoascoltato delle catechesi sui dieci comandamenti. E grazie alle parole di Gisella ero venuta a conoscenza degli scritti di Maria Valtorta che poi ho letto. Tutto questo miha portato a vedermi per com’ero davvero: sudicia. Indegna dell’amore che Gesù ela Vergine dimostravano per me. Un giorno d’estate del 2022, prima di andare in ufficio, entro in una chiesa e finalmente mi confesso. Tutto ho confessato e tutto ho
pianto. Non ricordo esattamente il giorno, ma ricordo il passo del Vangelo della Messa di quella mattina: Matteo 9, 1-8. Altre lacrime! Da quel momento, per mesi, c’è stato un continuo combattimento tra il desiderio di cambiare e il rispetto umano che avevo verso i miei amici e familiari, verso i colleghi, verso mio marito e gli stessi parrocchiani. Ho cercato di arginare questo fiume che cresceva dentro di me con dei compromessi che poi, però non funzionavano.

Anche il partecipare al rosario che si teneva a Trevignano collegandomi a distanza non mi bastava più. Così il 3 dicembre del 2022, ho chiesto a mio marito di portarmi sulla collina. Mi sono sentita più che a casa! E ho detto: Amore mio, da oggi conosci il
posto in cui starò tutti i 3 del mese. La mia completa guarigione spirituale è legata a questo luogo. Da qui, sento che è partita la preghiera anche per la mia conversione. Il 7 aprile 2023, venerdì Santo, mi è stata assegnata la prima lettura della Liturgia (Isaia 52, 13-53,12). Leggo, vedo nel cuore Gesù così come lo descrive il profeta, e scoppio in lacrime davanti a tutti e a mio marito. Gli argini sono rotti. Non torno più indietro.
Mi chiamo Lorena e sono cristiana.
Sono di Cristo e voglio testimoniarlo senza vergogna e con coraggio come ci chiede la Regina del Rosario sulla collina di Trevignano.

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