Mi chiamo Salvatore della Sicilia, e fino a poco tempo fa, ero un uomo lontano dalla fede, portato a messa più per costrizione che per convinzione. Ma tutto è cambiato quando ho incontrato Gisella a Trevignano. Ero soprannominato San Tommaso, perché come lui, avevo bisogno di toccare con mano per credere. La mia vita è cambiata per sempre il giorno in cui Gisella, a causa della forte pressione mediatica, non potè recarsi a Trevignano e l’evento si è svolto nella mia tenuta aziendale. Il cielo era limpido e azzurro, il panorama era mozzafiato e l’atmosfera era carica di emozione. Mentre tutti pregavano il santo rosario, ho alzato gli occhi al cielo e ho chiesto un segno tangibile della veridicità dell’apparizione. E in quel momento, ho visto qualcosa che mi ha lasciato senza fiato: una croce si è formata sopra un asse, in modo preciso e significativo, esattamente nello stesso orario in cui appariva la Santa Vergine. Era come se il cielo stesso stesse rispondendo alla mia preghiera, come se Dio stesso stesse gridando: “Sono qui, credi in me!” Ma non è stato tutto. Sulla tovaglia bianca che avevamo posto sul tavolo, si è formato del sangue. Era come se la stessa Madre di Dio stesse piangendo lacrime di sangue per me, per la mia incredulità. In quel momento, ho sentito il mio cuore sciogliersi e la mia anima risvegliarsi. Ho capito che la fede non è solo una scelta, ma una necessità, una necessità di vita. Da quel giorno, la mia vita è cambiata. Gisella è diventata una guida spirituale per me e la mia famiglia. Mi ha insegnato a pregare, a confidare in Gesù e ad avere timore di Dio. Sono diventato un uomo nuovo, un uomo di fede, un uomo che ha trovato la sua strada verso la salvezza. Vorrei ringraziare la Missione di Trevignano per le tante grazie ricevute, sia nel campo lavorativo che spirituale, per me e la mia famiglia. Siamo Salvatore e Anna, dalla Sicilia, e la nostra vita è stata trasformata dalla fede e dall’amore di Dio. Vi voglio bene, Gisella e Gianni, il vostro fratello in Cristo. La mia testimonianza è un grido di gioia e di ringraziamento per la misericordia di Dio e per l’amore che Gisella ha mostrato verso di me.

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